giovedì 17 aprile 2014

Ripristino calcestruzzo (copriferro) fessurato a seguito di ossidazione dei ferri di armatura





1)         Scalpellatura a mano o meccanica e spazzolatura dei ferri d'armatura
Le superfici da ripristinare dovranno essere preparate asportando completamente il calcestruzzo ammalorato mediante scalpellatura a mano o meccanica al fine di ottenere un supporto solido, esente da parti in distacco e sufficientemente ruvido. Asportazione corticale di conglomerato cementizio ammalorato, eseguita mediante scalpellatura a mano o meccanica, atta ad asportare tutto il calcestruzzo degradato e/o preparare la zona di attacco fra vecchi e nuovi getti, senza compromettere l’integrità e l’ancoraggio dei ferri d’armatura messi a nudo nonché l’integrità strutturale del calcestruzzo limitrofo non demolito. Successivo trattamento di pulizia dei ferri d’armatura affioranti, mediante spazzolatura a mano o meccanica, atta a rimuovere ed asportare ossidazioni, aggressivi chimici, parti superficiali incoerenti ed eventuali residui di oli, grassi, sporco e in generale qualsiasi altro materiale contaminante, fino a portare la superficie a metallo bianco. Compresi e compensati nel prezzo per dare il lavoro finito a regola d’arte: oneri per l’adozione di tutte le precauzioni necessarie per evitare danni alle strutture anche laddove vi è la presenza di impianti di servizio da proteggere durante l’esecuzione dei lavori; idonea attrezzatura demolitrice; onere dell’esecuzione da piattaforme mobili; sistemazione dei ferri di armatura a demolizione avvenuta (riposizionamento dei ferri con nuove legature e spessorazioni); energica soffiatura con aria compressa o con acqua in pressione sulle superfici del calcestruzzo trattato; pulizia del piano calpestabile, carico e trasporto a discarica autorizzata dei materiali di risulta. per spessori dello strato trattato fino a 2 centimetri (per ogni metro lineare di fessurazione).

2)         Protezione dei ferri d’armatura
Dopo la rimozione della ruggine, i ferri d’armatura dovranno essere trattati mediante l’applicazione a pennello di doppia mano di malta cementizia anticorrosiva monocomponente Mapefer 1K a base di leganti cementizi, polimeri in polvere e inibitori di corrosione hanno la specifica funzione di impedire la formazione di ossido.
Fornitura e posa in opera di trattamento passivante dei ferri d’armatura, mediante applicazione a pennello di doppia mano di malta cementizia anticorrosiva, monocomponente, a base di leganti cementizi, polimeri in polvere e inibitori di corrosione (tipo Mapefer 1K della MAPEI S.p.A.). L’applicazione della malta dovrà essere effettuata previa adeguata preparazione del supporto (da computarsi a parte) asportando il calcestruzzo ammalorato fino ad ottenere un sottofondo solido, esente da parti in distacco e sufficientemente ruvido e successiva rimozione dai ferri d’armatura della ruggine presente, mediante idrosabbiatura o spazzolatura meccanica (da computarsi a parte) avendo cura di portare la superficie a metallo bianco (grado SA 2½). Il prodotto è adatto per il trattamento protettivo rialcalinizzante dei ferri d’armatrura, dovrà possedere un pH superiore a 12, livello minimo per garantire la passivazione del ferro ed essere applicato a pennello in due mani avendo cura di coprire totalmente ed in modo omogeneo la superficie del ferro per uno spessore totale delle due mani non inferiore ai 2 mm. L’applicazione della prima mano dovrà essere eseguita fino a raggiungere uno spessore di 1 mm per tutta la lunghezza della barra, la seconda mano potrà essere applicata, in condizioni ambientali normali, dopo circa 2 ore dall’applicazione della prima mano o il giorno successivo, preferibilmente entro le 24 ore, in funzione dell’organizzazione del cantiere.
Il prodotto dovrà rispondere ai requisiti minimi richiesti dalla EN 1504-7 e avere le seguenti caratteristiche prestazionali:
-           Adesione al supporto (EN 1542) (MPa): ≥ 2;
-           Resistenza allo sfilamento delle barre d’acciaio (EN 15184): specifica superata;
-           Resistenza alla corrosione (EN 15183): specifica superata;
-           Tempo di attesa prima di applicare la malta da ripristino: 6-24 h (a +20°C);
-           Consumo (g/m): 100 (2 mm di prodotto applicato su un tondino da 8 mm);
Compresi e compensati nel prezzo per dare il lavoro finito a regola d’arte: – applicazione a pennello del prodotto in due mani.

3)         Lavaggio superfici
Idrolavaggio della superficie. Tutte le superfici in calcestruzzo e la superficie oggetto del ripristino del copriferro dovrà essere pulita e saturata a rifiuto con acqua, ma a superficie asciutta (condizione s.s.a.) mediante idrolavaggio. Idrolavaggio a pressione per la pulizia della superficie in calcestruzzo, mediante l’utilizzo di idropulitrice con una pressione maggiore di 150 bar, al fine di rimuovere stratificazioni di microrganismi, vecchie parti incoerenti, depositi pulverulenti o eventuali tracce di pellicole di precedenti trattamenti di verniciatura. Tale operazione, inoltre, si rende necessaria per bagnare a saturazione il supporto prima dell’applicazione di malte o betoncini cementizi, per migliorarne l’aggrappo.
Compresi e compensati nel prezzo per dare il lavoro finito a regola d’arte: – approvvigionamento e smaltimento delle acque, – oneri.

4)         Chiusura fessurazioni
Al fine di chiudere le fessurazioni nel calcestruzzo (ripristino del copriferro in corrispondenza delle lesioni) si procederà alla fornitura e posa di malta tissotropica monocomponente a ritiro compensato e a presa normale, di classe R4, ad elevata duttilità rinforzata con fibre inorganiche per medie prevalenze e spessori da 1 a 5 cm per strato avente le seguenti caratteristiche.
Fornitura e posa in opera di malta tissotropica monocomponente, a ritiro compensato e a presa normale, ad elevata duttilità, per medie prevalenze e lunghe distanze, a base cementizia, composta da leganti idraulici resistente ai solfati, aggregati selezionati, fibre sintetiche in poliacrilonitrile, fibre inorganiche, inibitore di corrosione organico e speciali additivi (tipo Mapegrout Easy Flow GF della MAPEI S.p.A.) per la ricostruzione di strutture degradate in calcestruzzo.
Le fibre inorganiche contenute all’interno della malta dovranno avere le seguenti caratteristiche:
-           lunghezza (mm): 12;
-           diametro (μm): 14;
-           resistenza a trazione (MPa): 1700;
-           modulo elastico (GPa): 72.
Il prodotto dovrà rispondere ai requisiti minimi richiesti dalla EN 1504-3 per le malte strutturali di classe R4 e avere le seguenti caratteristiche prestazionali:
-           Resistenza a compressione (EN 12190) (MPa): > 60 (a 28 gg);
-           Resistenza a flessione (EN 196/1) (MPa): 11 (a 28 gg);
-           Modulo elastico a compressione (EN 13412) (GPa): 27 (a 28 gg);
-           Adesione al supporto (EN 1542) (MPa): ≥ 2 (a 28 gg);
-           Espansione contrastata (UNI 8147) (μm/m): > 400 (a 1 g);
-           Resistenza alla fessurazione (“O Ring Test”): nessuna fessura dopo 180 gg.;
-           Resistenza alla carbonatazione accelerata (EN 13295): minore del calcestruzzo di riferimento; – profondità di penetrazione - (EN 12390/8) (mm): < 5
-           Assorbimento capillare (EN 13057) (kg/m²•h0,5): < 0,25 – tensione di adesione - (MPa): ≥ 25 – cicli di gelo-disgelo con sali disgelanti (EN 13687/1): > 2 (dopo 50 cicli) – cicli temporaleschi (EN 13687/2): > 2 (dopo 30 cicli) – cicli termici a secco (EN 13687/4): > 2 (dopo 30 cicli);
-           Reazione al fuoco (EN 13501-1) (Euroclasse): A1.
Compresi e compensati nel prezzo per dare il lavoro finito a regola d’arte: idrolavaggio delle superfici di attacco e saturazione con acqua del supporto immediatamente prima dell’applicazione della malta; applicazione a spatola, cazzuola o a spruzzo della malta in presenza di armature metalliche; staggiatura e frattazzatura delle superfici; accurata stagionatura della malta mediante applicazione di acqua nebulizzata per almeno 24 ore dopo l’applicazione.

5)         Rasatura superfici
Fornitura e posa in opera di rasatura cementizia idrofuga monocomponente a granulometria fine di colore grigio o bianco, ad elevata adesione, a base di leganti speciali ad alta resistenza, aggregati selezionati a grana fine, additivi speciali e polimeri sintetici in polvere (tipo Planitop 200 della MAPEI S.p.A.), per la rasatura a civile fine di supporti in calcestruzzo all’esterno. L’applicazione della malta dovrà essere effettuata previa adeguata preparazione del supporto (da computarsi a parte) asportando tutte le parti inconsistenti e in fase di distacco, fino ad ottenere un sottofondo solido, avendo cura di eliminare residui polverosi che impediscono una corretta adesione del prodotto e nel caso di vecchie pitture, queste dovranno essere consistenti e ben aderenti al supporto. Il prodotto dovrà essere applicato, su sottofondo pulito e umido per superfici assorbenti (calcestruzzi ed intonaci) , a spatola metallica liscia in uno spessore massimo di 3 mm per mano e successivamente rifinito con la stessa spatola o con frattazzino di spugna. In corrispondenza delle fessurazioni precedentemente ripristinate, agli angoli verticali e orizzontali, in corrispondenza delle parti ricostruite, dovranno essere eseguiti in 2 mani interponendo tra la 1° e la 2° una rete in fibra di vetro alcali resistente (in conformità alla guida ETAG 004) a maglia 4,5 x 4 mm e con grammatura di 150 g/m² (tipo Mapenet 150 della Mapei S.p.A.). Teli adiacenti di rete in fibra di vetro dovranno essere sormontati lungo i bordi per una larghezza di almeno 5 cm.
Il prodotto dovrà rispondere ai requisiti minimi richiesti dalla EN 1504-2 rivestimento (C), secondo i principi MC e IR, per la protezione del calcestruzzo, inoltre dovrà essere classificato secondo EN 998-1 come rasatura di intonaci tipo GP, categoria CS IV e avere le seguenti caratteristiche prestazionali:
-           Resistenza a compressione (EN 12190) (MPa): > 20 (a 28 gg);
-           Adesione al supporto (calcestruzzo) (EN 1542) (MPa): ≥ 2 (a 28 gg);
-           Adesione al supporto (MPa): – rivestimento plastico: ≥ 1,5;
-           Impermeabilità espressa come coefficiente di permeabilità all’acqua libera (EN 1062-3) (kg/m²•h0,5): W < 0,1 - Classe III(bassa permeabilità all’acqua) secondo EN 1062-1;
-           Consumo (per mm di spessore) (kg/m²): circa 1,3.
Compresi e compensati nel prezzo per dare il lavoro finito a regola d’arte: – applicazione a spatola metallica liscia della rasatura; – finitura superficiale con spatola metallica liscia o frattazzino di spugna.

6)         Finitura finale
Fornitura e posa in opera di un fondo ad alto riempimento monocomponente fibrorinforzato elastomerico rivestimento a base di resina acrilica elastica in dispersione acquosa e quarzo sferico fine (tipo Elastocolor Rasante SF della MAPEI S.p.A.) previa applicazione di relativo primer (tipo Malech, Elastocolor Primer o Quarzolite Base Coat della MAPEI S.p.A.).
La finitura inoltre dovrà avere le seguenti caratteristiche:
-           Colore: a scelta della D.L. o secondo cartella colori del produttore;
-           Consumo (kg/m²): spatola: 0,7-0,8 (per mano); pennello o rullo: 0,3-0,5 (per mano);
-           Permeabilità al vapore acqueo: µ 1242 (UNI EN 7783-1,2);
-          Permeabilità all’acqua W24 [(kg/(m²•h0,5)]: 0,04 (UNI EN 1062-3) esito/classe conforme (W24 < 0,1);
-           Resistenza alla fessurazione crack bridging ability statico UNI EN 1062-7 crack bridging (µm): 1000 esito/classe A3 (> 0,5 mm);
-           Resistenza alla fessurazione crack bridging ability dinamico UNI EN 1062-7: esito/classe B2; Prova di aderenza per trazione diretta UNI EN 1542: esito/classe conforme aderenza ≥ 0,8 N/mm²;
-           Reazione al fuoco EN 13501-1: euroclasse B s1 d0;
-           Esposizione agli agenti atmosferici artificiali UNI EN 1062-11:2002: 4.2 esito/classe conforme;
-           Diffusione ione cloruro UNI 7928: penetrazione mm 0,0.
Compresi e compensati nel prezzo ogni altra opera per dare il lavoro finito a perfetta regola d’arte.

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