mercoledì 7 agosto 2013

UNI 11493 NORME Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete Istruzioni per la progettazione, l'installazione e la manutenzione

UNI 11493 Piastrellature ceramiche a pavimento e a parete Istruzioni per la progettazione, l'installazione e la manutenzione (estratto)
Pavimento in gres porcellanato grigio Soft Look - NovaBell

È stata finalmente introdotta in Italia una norma tecnica relativa alla posa delle piastrelle ceramiche. La norma si applica alle piastrellature ceramiche a pavimento e a parete, interne ed esterne, installate principalmente con adesivi, ma anche con malta cementizia. 
Questa norma è una rivoluzione nel settore, in quanto introduce a livello normativo dei concetti fondamentali al fine di realizzare rivestimenti ceramici durevoli. Tali concetti, fino ad oggi noti solo agli esperti del settore e comunque spesso oggetto di discussione, saranno ora regolati a livello nazionale ed utilizzabili sia a livello progettuale all’interno dei capitolati, che pratico, rappresentando un linguaggio comune per tutti gli operatori del settore nel loro interesse ed in particolare in quello dei clienti finali.
La norma basa la qualità di una piastrellatura ceramica sulla conformità ai requisiti generali di:
  • −Regolarità
  • −Durabilità
  • −Manutenibilità
  • −Sicurezza
  • −Sostenibilità 


La conformità a tali requisiti deve essere conseguita con il contributo indispensabile di tutte le "funzioni" coinvolte nella progettazione, nell'installazione, nell’utilizzo e manutenzione della piastrellatura.
Tutte le parti/funzioni coinvolte nella progettazione ed installazione di piastrellature ceramiche e le loro responsabilità, sono chiaramente definite all’interno della norma stessa (committente, progettista, direttore lavori, posatore, produttori dei diversi materiali, venditori dei diversi materiali).
Vengono inoltre introdotti elementi di fondamentale importanza quali:
- La larghezza minima delle fughe; La posa cosiddetta a “giunto unito” non sarà più ammessa. La larghezza delle fughe dovrà essere stabilita nel progetto, considerando tutti i necessari aspetti.

7.10.2 Larghezza delle fughe
La posa cosiddetta a “giunto unito” non è ammessa. In nessun caso può essere prescritta o adottata una larghezza delle fughe inferiore a 2 mm.
La larghezza delle fughe deve essere stabilita, nel progetto, considerando fondamentalmente i seguenti aspetti:
  • tipo di piastrelle (pressate/estruse; rettificate/non rettificate);
  • formato delle piastrelle;
  • tolleranze dimensionali prescritte per le piastrelle;
  • coefficiente di dilatazione termica dei materiali costituenti la piastrellatura;
  • proprietà meccaniche (deformabilità / modulo elastico) dei materiali di posa (adesivo, materiale per fughe);
  • localizzazione e percorso dei giunti;
  • caratteristiche meccaniche (rigidità, stabilità dimensionale) del supporto;
  • ambiente di destinazione (interno/esterno) e condizioni di esercizio previste.

Indicativamente, nelle prescrizioni progettuali la larghezza delle fughe può andare da 2-3 mm - piastrelle ottenute per pressatura, con buona regolarità dimensionale (piastrelle rettificate) in ambienti interni, su supporti rigidi e dimensionalmente stabili - fino a 6-8 mm, in situazioni opposte.


Vengono inoltre introdotti elementi di fondamentale importanza quali:
  • La larghezza minima delle fughe; La posa cosiddetta a “giunto unito” non sarà più ammessa. La larghezza delle fughe dovrà essere stabilita nel progetto, considerando tutti i necessari aspetti.
  • La definizione e le prescrizioni relative ai giunti (strutturali, frazionamento, dilatazione, perimetrali) ed alle loro campiture.
  • La cura dei punti particolari (gradini, pavimentazioni esterne a contatto col terreno, facciate, etc.);
  • Il concetto e la definizione dell’applicazione dell’adesivo con la tecnica della “doppia spalmatura” quando necessario.
  • Le caratteristiche minime dei supporti sui quali è prevista la successiva posa di un rivestimento ceramico in relazione alle sollecitazioni di ogni genere cui la superficie sarà soggetta.
  • La scelta e specifica dell’adesivo in funzione dei dati di progetto.
  • L’adozione di un idoneo fissaggio meccanico di sicurezza nel caso di piastrelle di formato superiore a 30 x 30 cm, posate in facciata.

Facciate
Nel caso di piastrelle con lato maggiore superiore a 30 cm, deve essere valutata da parte del progettista la necessità di prescrivere l’adozione di un idoneo fissaggio meccanico di sicurezza (ad esempio, costituito da ganci in acciaio fissati nel supporto) tenendo conto delle specifiche condizioni di esposizione, della qualità del supporto e del disegno di posa (dimensioni fughe, reticolo giunti elastici ecc.)
Per sistemi di piastrellature in facciata esterna realizzate con diverse tecniche innovative, ci si atterrà alle indicazioni e prescrizioni del produttore.

(…) Il supporto deve possedere una resistenza coesiva a trazione (strappo) ed un’adesione al sottostante strato portante non inferiore a 1 N/mm2.




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